Il Grande Elefante Bianco

Il quotidiano birmano filogovernativo “New Light of Myanmar” ha annunciato che un raro esemplare di elefante bianco, una femmina di 38 anni, alta oltre due metri, è stato catturato a Maungtaw, nello stato di Rakhine. Alcuni analisti hanno sottolineato il fatto che per i birmani l’elefante bianco rappresenta un simbolo di cambiamento politico, collegandolo alle prossime elezioni, annunciate per ottobre.
Per altri, più addentro gli esoterismi della giunta birmana, la notizia assume un significato più inquietante.
Secondo un rapporto di Democratic Voice of Burma, infatti, il governo birmano starebbe sviluppando un programma segreto per realizzare armi nucleari e missili balistici: un “Grande Elefante Bianco”, simbolo magico di potere e di potenza. C’è da sperare che il progetto resti un simbolo. Ma potrebbe materializzarsi come uno dei peggiori mostri che popolano l’immaginario asiatico grazie alla collaborazione della Corea del Nord.
Il vero mistero di questa ennesima follia della giunta birmana non è nella possibilità che realizzi armi di distruzione di massa, bensì nel motivo. Per un dissidente esule a Bangkok è la prova che i generali sono un gruppo di psicopatici che vivono nell’incubo di un’invasione. Per altri è una manovra pilotata dai coreani. Secondo altri ancora fa parte di una strategia molto più complessa per ottenere un predominio nell’area. Intanto i nuovo aerei riservati ai leader massimi della giunta sono anch’essi stati battezzati “Elefante Bianco”.



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