L'Ombra del Guerriero

Sak Yant è il tatuaggio magico thailandese e khmer. Sak significa tatuaggio, Yant deriva da Yantra, termine sanscrito che indica i simboli utilizzati come supporto nella concentrazione o per favorire la meditazione. Lo Sak Yant è composto da segni e disegni che rappresentano preghiere buddhiste, formule magiche, divinità e demoni tutelari. Da centinaia d’anni i guerrieri del sud-est asiatico affidano il proprio corpo alla protezione degli Sak Yat che lo ricoprono. Un tempo li chiamavano Taharn Phee, soldati fantasma, come se i tatuaggi li rendessero invisibili ai colpi dei nemici.
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Un Pad Ti, Sak Yant che offre protezione da tutte le direzioni.
Ancor oggi i soldati thai e khmer si affidano alla magia del Sak Yant. Come fanno i Nak Muay, i combattenti della tradizionale e violenta Muay Thai, l'arte marziale thai. E come fanno le ragazze dei bordelli, che prediligono il disegno Jingiok, della lucertola, simbolo di attrazione per gli altri e "compassione" (nel senso di comprensione, partecipazione, assenza di giudizio) da parte degli altri.
Il tatuaggio che forse esprime meglio l'antico spirito del Sak Yant è disegnato con l'olio. «Non si vede che c'è, ma tu lo sai e gli Spiriti lo vedono» dice un vecchio monaco del Wat Bang Phra, un tempio famoso per i suoi riti magici e i suoi Ajarn, i maestri, tatuatori. Il Sak Yant invisibile è un simbolo potente del concetto di doppio, di ombra, di quello che per i giapponesi è il kagemusha. Induce a meditare sul senso dell'identità. E' anche uno spunto di riflessione per un mondo in cui il tatuaggio è divenuto una moda e un modo di apparire anziché essere. Senza sofferenza. Al contrario del Sak Yant.
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Un monaco pratica il Sak Yant nel Wat Bang Phra, divenuto famoso per gli incantesimi del vecchio abate Luang Pho Pern.
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