L'arroganza dell'ignoranza

Taiji Quan: è la lotta a mani nude (Quan) del Supremo Assoluto (Taiji). E’ più nota come Tai Chi, metabolizzata come forma di ginnastica dolce e tecnica di respirazione. Molti la praticano o hanno provato a farlo. Pochissimi, invece, conoscono il “Thai Chi”. Anzi, uno solo. L’autore, ignoto, di un articoletto apparso su un giornale on line. Dal testo si può dedurre che abbia sincretizzato, per una misteriosa associazione di suoni e sentiti dire, il Tai Chi e la Muay Thai, ossia la boxe (Muay) thailandese. Non è un’imprecisione. E’ una dimostrazione d’ignoranza. Che paradossalmente diviene arroganza culturale nella condanna di una disciplina, la Muay Thai, praticata anche dai bambini (come accade da oltre un millennio). Certo: oggi è anche snaturata e in molti casi i bambini combattono per denaro. Ma non sono “istigati” dai genitori, come si legge nell’articoletto. Basterebbe conoscere il rispetto riservato ai bambini in Thailandia. E bisognerebbe conoscere i complessi codici che regolano i rapporti familiari. Così come bisognerebbe aver assistito agli allenamenti dei bambini nei villaggi: vissuti come un gioco e, al tempo stesso, rito d’iniziazione. Bisognerebbe saper valutare oltre lo schermo banale del politicamente corretto. Bisognerebbe sapere…Ma è inutile tentare di spiegare in casi disperati come questo.
Questo caso, però, è utile come paradigma del nuovo giornalismo: diffuso, partecipativo, onnicomprensivo e onnisciente, dove tutti sanno tutto e creano un mondo a loro immagine e somiglianza…
…Un mondo in cui il nulla è considerato qualcosa, il vuoto pienezza. (Confucio).





|