Tre uomini in barca
28/11/11 15:00 Filed in: Diario di bordo
...Ma non è una storia divertente. Quei tre uomini sono gli ultimi membri dell’equipaggio del Magellanic, ennesima nave fantasma al largo delle coste thai.
Non ricevono la paga da mesi, non hanno soldi per mangiare, sopravvivono pescando, non possono sbarcare perché il visto per la Thailandia è scaduto. Sono tre marinai filippini ma, a quanto pare, né l’ambasciata né il consolato intendono provvedere al loro rimpatrio.
La faccenda non sembra riguardare nemmeno le autorità panamensi, stato di cui la Magellanic batte bandiera.
La società armatrice greca e il suo agente di Manila non danno segno di vita.
Tutto ciò lo riferisce l’unica persona che si preoccupa di quegli uomini, una donna di cui s’è già parlato in questi Bassifondi: Apinya Tajit, della sede locale dell’Apostolato del mare.
Mi trasmette una serie di mail da cui emerge una sola, surreale verità: che quegli uomini sono intrappolati in una rete inestricabile di cui non si riesce a trovare il bandolo.
La Magellanic è una di quelle navi che navigano in un oceano senza nome.
Questa non è una storia divertente e forse non interessa nessuno.
Ma Apinya spera che scriverne possa essere utile.
Non ci credo, ma l’ho fatto.
Messaggio da una nave fantasma..Aiuto...Vogliamo tornare a casa
Non ricevono la paga da mesi, non hanno soldi per mangiare, sopravvivono pescando, non possono sbarcare perché il visto per la Thailandia è scaduto. Sono tre marinai filippini ma, a quanto pare, né l’ambasciata né il consolato intendono provvedere al loro rimpatrio.
La faccenda non sembra riguardare nemmeno le autorità panamensi, stato di cui la Magellanic batte bandiera.
La società armatrice greca e il suo agente di Manila non danno segno di vita.
Tutto ciò lo riferisce l’unica persona che si preoccupa di quegli uomini, una donna di cui s’è già parlato in questi Bassifondi: Apinya Tajit, della sede locale dell’Apostolato del mare.
Mi trasmette una serie di mail da cui emerge una sola, surreale verità: che quegli uomini sono intrappolati in una rete inestricabile di cui non si riesce a trovare il bandolo.
La Magellanic è una di quelle navi che navigano in un oceano senza nome.
Questa non è una storia divertente e forse non interessa nessuno.
Ma Apinya spera che scriverne possa essere utile.
Non ci credo, ma l’ho fatto.
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