L'essenza del dramma

«Il conflitto è l’essenza del dramma» dice Ekachai Uekrongtham, scrittore e regista thailandese. Ekachai ha ideato e dirige uno spettacolo in scena in questi giorni a Bangkok. S’intitola Muay Thai Live ed è una sequenza di scene, che narrano la storia della Muay Thai, l’arte marziale thai. E’ uno spettacolo in cui la violenza della Muay Thai si trasforma nelle acrobazie di affascinanti quadri animati, perde brutalità nei giochi di luci e suoni. Quello spettacolo è un po’ la metafora di ciò che sta accadendo in Thailandia. Del resto, come dice Ekachai: «la Muay Thai è un po’ l’essenza della thailandesità».
Violenza e brutalità esplodono a tratti nelle strade. Ma nella maggior parte dei casi si trasformano nello spettacolo delle manifestazioni. Il dramma, inteso come rappresentazione, assume tutte le sue forme canoniche: commedia, farsa, tragedia. E l’essenza del dramma, che sia teatrale o reale, resta il conflitto. Così come l’origine del conflitto è la volontà di controllo. Un termine che in Thailandia si sente ripetere sempre più spesso. Anch’esso è uno dei codici di una cultura basata sul rapporto “pee-nong” (superiore-inferiore), che a sua volta deriva dell’interazione tra il Dharma, l’ordine etico e sociale, e il kharma l’azione che determina il destino individuale. Ormai, però, il controllo sembra sfuggire alle regole codificate e gli attori sulla scena cercano di crearne uno nuovo o ripristinare l’antico. E così, mentre Muay Thai Live sta per terminare le repliche, l’altro spettacolo sembra destinato ad andare avanti ancora per molto.



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