I dolci della luna

Scrivo a poche ore dal quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare del calendario cinese (che quest’anno ricorre il 30 di settembre). E’ il giorno di Zhōngqiū Jié, la festa di metà autunno, che coincide più o meno con l’equinozio d’autunno del calendario solare. Una tradizione che risale alla dinastia Zhou occidentale, circa 3000 anni fa, ma che affonda le sue radici nelle leggende che hanno per protagonista Chang’e, la mitica dea della luna e dell’immortalità. In quel giorno, infatti, la luna piena appare ancor più piena e luminosa, ed è il perfetto simbolo di tuan yuan, la riunione. La festa, dunque, è dedicata al ritrovarsi con la famiglia e con gli amici.
P1000092E’ un buon momento, quindi, per riprendere a scrivere su Bassifondi, dopo mesi di interruzione. E’ uno iato che si ripete quasi sempre, in coincidenza con un ritorno in Italia. Forse per problemi contingenti, forse perché è più facile percepire la diversità. Forse perché in questo altrove che è l’Asia mi trovo in quella disposizione d’animo che ti consente di vedere una storia anche nel più piccolo, semplice avvenimento quotidiano.
E’ accaduto così pochi giorni prima dello Zhōngqiū Jié. Al mio ritorno a Bangkok ho subito contattato Jackie Ho, il mio Maestro sul tetto, lo chef che incontro sulla terrazza in cima al nostro condominio e mi insegna la pratica dell’Hung Fut Pai, una scuola di Kung Fu originaria del sud della Cina. Jackie mi ha risposto che in questo periodo non poteva darmi altre lezioni: era impegnatissimo nella preparazione dei Mooncake, i dolci della luna, tradizionalmente consumati durante la festa di mezzo autunno. Tanto che questa è più nota come il Mooncake Festival. Sono una specie di biscotti soffici fatti con pasta di grani di sesamo, pasta di semi di loto (nelle versioni più pregiate), pasta di fagioli dolci e tuorlo d’uovo d’anatra. Quelli di Jackie, sono un po’ più piccoli (40 grammi anziché 160), contengono alcuni ingredienti segreti e sono preparati rigorosamente a mano. Per questo sono considerati tra i migliori che si possano gustare in Asia e sono un vanto del Peninsula Hotel di Bangkok di cui il mio Sifu, Maestro, è executive chef del Mei Jiang restaurant e per tutta la cucina cinese.
P1000080Sono tanto apprezzati (anche per la splendida confezione rossa col disegno dorato di un drago) che per far fronte alla richiesta ne sono sfornati 3846 il giorno. Il che spiega perché, pur avendo uno staff di 27 cuochi, in questi giorni Jackie non ha tempo per il kung fu.
E’ talmente impegnato che finisce di lavorare di notte. Ed è stato verso le undici di sera che ha bussato alla mia porta presentandosi con una scatola di mooncake.
Forse questa piccola storia fa capire perché molti scelgano di vivere in questa parte di mondo. E perché queste piccole storie ti facciano riprendere il desiderio di scriverne. Al mattino presto, dopo aver fatto colazione con un delizioso mooncake. Anzi due.
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foto: The Nation

“Una nuvola diventa multicolore quando riflette il sole e un torrente montano diventa cascata quando scende da una roccia. Le cose cambiano associandosi con cose diverse. Ecco perché si annette tanto valore all’amicizia”.
Chang Chao (XVII sec.)

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